Le poesiole della “tata”

Ultimamente ho conosciuto akcune persone anziane desiderose di raccontare episodi della loro vita, in particolare una, deliziosa nonnina, che mo ha colpito per la sua buona memoria, tanto che mi ha recitato le poesiole, le filastrocche e canzoncine per bimbi, del tempo lontano in cui faceva la “tata” per i piccoli di famiglia. Ne trascrivo volentieri alcune di graziose qui sotto:

Mamma
Dove non c'è la mamma
è un fuoco senza fiamma
un prato senza viole
un cielo senza sole
Dove la mamma c'è
il bimbo è un piccolo re
la bimba è reginella
la casa è tanto bella!

La primavera
Primavera sei fuggita
io ti ho vista di sfuggita
eri ferma sopra un melo
bianca e azzurra come il cielo!

Il ciabattino
Il ciabattino diceva:
lunedì non si lavora,
martedì mancano i chiodi,
mercoledì non c'è più cuoio, 
giovedì manca lo spago,
venerdì rotto è il dischetto,
solo sabato, un pochino
picchia e batte il ciabattino.
La domenica, vi pare
lui ritorna a riposare, 
ma chi di lui si fiderà
senza scarpe resterà.

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