La foto “ricordo” di un giovane sul parapetto del Ponte Nuovo di Verona è finita oggi sull’Arena, quotidiano della città . I turisti e non, come in altre città , stanno adottando, malauguratamente dei comportamenti “stravaganti”, ma quanto è successo a Genova ci ha lasciato nervi scoperti in fatto di ponti perciò queste performance non suscitano simpatia.
La scena si è svolta in presenza di persone che attraversavano il Ponte Nuovo mentre il mio schizzo fa vedere un ponte libero, questo per far immaginare come la scena possa essere percepita, vedendo il giovane sul parapetto del ponte, dal punto di vista infantile, a dir poco inquietante.
Certamente è’ molto bello scattare foto di momenti felici, ma non rendiamoli per forza “bizzarri” e pericolosi.
Ricordiamo invece che a Verona, sui nostri bellissimi ponti, negli anni 50/60, quando le famiglie non avevano necessariamente in casa delle macchine fotografiche e le foto erano rare, le persone che attraversavano i ponti potevano incontrare un fotografo che, a sorpresa, avanti a loro, magari inginocchiato a terra, li fotografava, consegnando poi un biglietto numerato per poter in seguito ritirare la foto, senza impegno, con una piccola spesa. Quelle foto istantanee sui ponti, per le famiglie, sono ricordi che non si dimenticano.