Nel bosco come Puccettino

DSCN0168Tanto sollievo per il ritrovamento del bambino giapponese di 7 anni, lasciato nel bosco, dai suoi genitori, per punizione. La vicenda si è conclusa oggi, le condizioni di salute del piccolo Yamato Tanooka sono parse relativamente buone ai soccorritori. Questo bimbo è stato fortunato, ha trovato ottimo riparo in una struttura per esercitazioni militari con acqua potabile. Un soldato l’ha ritrovato dandogli i primi alimenti, l’abbandono risale al 28 maggio scorso.

A proposito di abbandono nel bosco, torna alla mente la storia di Puccettino scritta da Carlo Collodi; nella versione francese Petit Poucet.

Inizia con l’intenzione dei genitori, molto poveri, di lasciare i sette figli nel bosco per non vederli morire di fame. Puccettino, il più piccolo, avendo sentiti i loro discorsi, pensò bene di riempire la tasca con sassolini bianchi per lasciare la traccia sulla strada. Così fece, la prima volta, riuscendo a ritornare a casa con tutti i fratelli per la gioia dei genitori. L’abbandono però si ripeté una seconda volta; sempre per fame, i genitori lasciarono i figli nel bosco. A Puccettino, chiuso in casa, non fu possibile procurarsi i sassolini, usò allo stesso modo le briciole del pane che sua madre gli aveva dato.Quando le cercò nel bosco, si rese conto che le briciole erano state beccate daglli uccelli e non gli fu più possibile ritrovare la strada di casa.

La storia di Collodi  poi continua con ciò che accadde a Puccettino ed ai suoi fratelli, ecc. ecc.

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