Cotechino con cavolo stufato

E’ vero il cotechino è un alimento abbastanza grasso e calorico, ma arrivati verso la fine dell’autunno, una tantum si può  preparare! Tra parentesi più ci avviciniamo alle festività più l’offerta di questi prodotti aumenta e si possono trovare quindi cotechini molto buoni.

Per evitare la lunga ed “odorosa” bollitura, ho imparato a lessarlo anche in pentola a pressione senza che il cotechino si rovini o addirittura si spelli. Lo punzecchio per bene, specialmente nei punti di chiusura, lo immergo nella pentola in acqua fredda fino a coprirlo portandolo lentamente a bollitura; prima di chiudere la pentola, tolgo con un mestolo tutta la schiuma grassa che si forma in superficie, metto un poco di sale,  una foglia di alloro, qualche fettina di cipolla, poi fisso il coperchio alla pentola ed il timer a 25 minuti (naturalmente abbassando al minimo la fiamma sotto la pentola al segnale di pressione). Poi lascio che il cotechino riposi, fino a pressione esaurita, chiuso nella pentola prima di scolarlo.

Ingred.: 1 cotechino, 400 g di cavolo cappuccio, 4 fettine di salamino piccante tipo Napoli, 4 cucchiai di olio extraverg. d’oliva, 1 foglia d’alloro, 1 cipolla bianca, sale.

Preparazione del cavolo cappuccio: tagliare a dadetti il salamino e la cipolla, mettere al fuoco in un tegame di media misura; quando la cipolla assume la trasparenza aggiungere il cavolo cappuccio, già tagliato sottile e lavato; lasciar insaporire per una decina di minuti a tegame coperto e fuoco basso. Continuare la cottura prima con la sola acqua di vegetazione del cavolo, poi aggiungendo al bisogno un po’ di acqua calda. Regolare di sale e tenere coperto il tegame, a fine cottura scoprire e dare un momento di fiamma vivace.

Sistemare il cotechino, ben caldo,  sul piatto da portare in tavola contornandolo con il cavolo stufato.

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