Trippe al sugo di pomodoro

Una volta si diceva che le trippe costavano poco e si potevano inserire spesso nel menù settimanale accompagnate da una buona polenta; ora mi sembra non sia più un prodotto a basso costo. In quanto a gusti, tempo fa conoscevo “un signore d’età” che, ricordando un buon piatto dei tempi passati, andava qualche volta in trattoria per poter mangiare il riso con le trippe che a lui piaceva molto. Ora non so se in qualche trattoria veronese lo preparano ancora.

A volte al supermercato anch’io mi faccio tentare nell’acquisto di una confezione di trippa da cuocere, specie quando la spesa avviene durante i giorni piovosi, più adatti ad un piatto autunno-inverno.

Comunque tornando alla trippa, prima la faccio scottare in acqua salata in ebollizione con una foglia di alloro, poi scolata, la insaporisco nel trito abbondante di cipolla, mezza carota e un gambo di sedano con olio e burro, sfumo con un bicchiere di vino bianco per qualche minuto e, a questo punto verso la salsa di pomodoro (circa 500 g), aggiungo qualche spezia tipo un pezzetto di cannella in stecca, pepe, sale e, se gradito, uno spicchio d’aglio vestito. Dopo circa 10 minuti di cottura a pentola coperta, verso mezzo bicchiere di brodo (anche di dado) e lascio cuocere fino a completa cottura, tenendo il fuoco basso. Al momento di portare in tavola distribuisco sopra alla trippa al sugo un cucchiaio di grana grattugiato ed accompagno con polenta gialla morbida.

N.B.: per ridurre i tempi di cottura uso la pentola a pressione che mi permette di ottenere la tenerezza della trippa in 20/25 minuti circa, anziché i tempi lunghi che servirebbero per la cottura a fuoco lento.

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