Le chiamo ancora zinzole, dato che in dialetto veronese riconosciamo le giuggiole anche con questo nome. Attualmente sono in vendita e, quest’anno il loro prezzo è particolarmente alto; ricordo che, all’epoca in cui la scuola iniziava il 1° di ottobre, noi piccoli allievi le vedevamo nel cesto del fruttivendolo belle lucide con il colore marrone giusto per l’inizio dell’autunno!
Non ho mai provato a fare la marmellata di giuggiole, ma se qualcuno vuole provare, ho una ricetta dal mio “quaderno magico” che indica queste dosi:
Un kg di giuggiole passate al setaccio, 800 g di zucchero. Poca acqua per cuocerle.
Mettere in una casseruola le giuggiole mature, divise a metà, togliendo il seme interno naturalmente, farle cuocere del tutto con poca acqua. Passarle al mixer, pesarle e rimetterle a cuocere con lo zucchero, facendo raggiungere al composto la consistenza giusta della marmellata.
Qualche notizia sulle giuggiole: è il frutto di Zizyphus sativa, originario dell’Oriente e si trova prevalentemente nella regione mediterranea.