Mais nero o meglio mais viola, è una varietà originaria del Perù. Un alimento consumato da secoli, utilizzato dagli antichi anche come colorante di cibi e bevande. Sulla scheda di una ditta produttrice leggo che il mais viola contiene 4-5 volte più antociani dei mirtilli.
Dalle nostre varietà , tutt’ora diffuse nelle Venezie, si ricava una polenta di colore quasi bianco, ma dal 600 in poi si diffuse in Lombardia e in Piemonte un’altra qualità di mais che dà alla polenta un bel colore giallo-oro
Una buona polenta può essere alternativa alla pasta, nel caso che qualcuno avesse un po’ esagerato durante i pasti delle festività natalizie e di Capodanno. La polenta aiuta a saziare senza appesantire. Ci sono molti abbinamenti da fare sia con il pesce che con i funghi od i formaggi.
Oggi è possibile anche risparmiare tempo per la cottura, con le farine precotte a vapore che hanno il vantaggio di poter preparare la quantità di polenta desiderata a persona.
Questa possibilità sarebbe stata un sogno all’epoca di mia nonna, la realizzazione del suo desiderio rivelatomi mentre rimestava nel paiolo una delle tante polente che stava cuocendo.
Vorrei anche ricordare un vecchio ritornello famoso che recitavano i bimbi, dice: “Un bel dì tra l’Oglio e il Brenta venne al mondo la polenta; nella patria di Arlecchino nacque poscia il polentino…”